LA CROSTATA DELLA NONNA

Food Telling: il cibo, la TUA storia!

𝐷𝑜𝑝𝑜 𝑝𝑟𝑎𝑛𝑧𝑜, 𝑎 𝑚𝑒𝑟𝑒𝑛𝑑𝑎, 𝑎𝑙 𝑟𝑖𝑒𝑛𝑡𝑟𝑜 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑒 𝑣𝑎𝑐𝑎𝑛𝑧𝑒…𝑙𝑎 𝑐𝑟𝑜𝑠𝑡𝑎𝑡𝑎 𝑐𝑜𝑛 𝑙𝑎 𝑚𝑎𝑟𝑚𝑒𝑙𝑙𝑎𝑡𝑎, 𝑓𝑎𝑡𝑡𝑎 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑛𝑜𝑛𝑛𝑎 𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑖𝑟𝑒 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑚𝑎𝑟𝑚𝑒𝑙𝑙𝑎𝑡𝑎 𝑠𝑡𝑒𝑠𝑠𝑎, 𝑒𝑟𝑎 𝑙ì 𝑎𝑑 𝑎𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑎𝑟𝑡𝑖…

Ogni cibo racconta la tua storia.

Io ricordo la crostata della nonna, che in realtà era anche conosciuta come la “crostata della Isolina”, una signora che le aveva passato la ricetta (che prese il suo nome nel ricettario scritto a mano di mia mamma). Ci abbiamo messo anni a cercare la ricetta e nel momento in cui l’abbiamo trovata, l’abbiamo rifatta ma…non era la stessa cosa. 

Tornati dalle vacanze ci aspettava sempre, fatta con un pizzico di bicarbonato, un po’ spessa, con la marmellata di prugne cotta ore e dolcissima ed i bordi un po’ coloriti coperti da kg di zucchero a velo (“così non si vede” diceva lei). Ne posso sentire ancora il gusto e il profumo.

Se anche tu sei del club “NON CE LA FACCIO, TROPPI RICORDI”, forse ti interesserà sapere che (al di là che ti sarà impossibile trovarne la ricetta o prepararne una con lo stesso sapore) anche la crostata si può mangiare nella tua quotidianità.

𝐐𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨?

→Dipende sicuramente strettamente da te, dai tuoi impegni / gusti / necessità. Il momento strategico nella quotidianità risulta essere sempre quello in cui normalmente possiamo abbinarla ad altri alimenti per comporre un pasto equilibrato (e non per concludere pranzo o cena).

𝐄‘ 𝐧𝐞𝐜𝐞𝐬𝐬𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐫𝐬𝐢 𝐜𝐨𝐬i 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞?

→Dipende strettamente dal tuo obiettivo, ma di certo in un’ottica di equilibrio generico condividerla in un momento di compagnia a pranzo o cena non ha mai fatto male a nessuno se gustata, dosata e apprezzata (oltre che preparata con ingredienti di qualità e con amore).

𝐌𝐢 𝐬𝐞𝐫𝐯𝐨𝐧𝐨 𝐬𝐩𝐮𝐧𝐭𝐢𝐧𝐢 𝐫𝐚𝐩𝐢𝐝𝐢 𝐝𝐚 𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐝𝐢𝐞𝐭𝐫𝐨, 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐨 𝐩𝐫𝐞𝐩𝐚𝐫𝐚𝐫𝐥𝐚 𝐚 𝐩𝐨𝐫𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐢𝐧 𝐚𝐧𝐭𝐢𝐜𝐢𝐩𝐨?

→Certo che si! Puoi prepararla con avocado/burro d’arachidi/farine di frutta secca al posto del burro e farine particolari per variarne le proprietà organolettiche. Lo stesso vale per marmellate senza zuccheri aggiunti, ancora meglio se fatte in casa, o cremine spalmabili. Si può usare il miele o lo sciroppo di dattero talvolta al posto dello zucchero. 

→Si otterranno così crostate “più quotidiane” da portarsi dietro porzionate: snack equilibrati (specialmente se dovrò fare attività sportiva dopo un paio d’ore), che occupano poco spazio ma ad alta densità di nutrienti (e di soddisfazione!)!